NINO BERTOLETTI
Roma 1889 - 1971;
pittoreInizia a dipingere giovanissimo e si dedica alla
pittura appena terminati gli studi, con una formazione più personale che accademica.
Esordisce nel 1909 all'Esposizione Nazionale di Belle Arti di Rimini. Nel 1911 a Roma
espone alla Mostra del Cinquantenario. Partecipa alla I Mostra della Secessione romana.
Intorno al 1913 prende studio a Villa Strohl-fern,
dove rimane per circa tre anni. Dopo la guerra espone alla II Biennale romana (1923),
dimostrandosi sensibile al clima del "ritorno all'ordine" , in una declinazione
neoclassicista. Partecipa alla I Mostra del Novecento italiano (1926). Dotato di un vasta
cultura e portato a un aristocratico "dilettantismo", stringe rapporti di
amicizia con Cecchi, Pirandello,
de Chirico, al quale dedica un ritratto nel 1924. Spirito
schivo e alieno da polemiche, preferisce lavorare nell'isolamento; la sua partecipazione
alle mostre è, di conseguenza, limitata. Nel 1927 alla XCII Esposizione degli Amatori e
Cultori espone nel gruppo dei "Dieci artisti del Novecento Italiano" presentato
da Margherita Sarfatti; partecipa alle Sindacali e
alle Biennali di Venezia; ha una sala personale alla II Quadriennale (1935) è presente
alle mostre degli Amatori e Cultori (1927 e '30) e alle Biennali di Venezia.
Nell'autopresentazione alla II Quadriennale ribadisce la sua fedeltà al dato naturale e
l'estraneità a mode e programmi culturali, in Italia e fuori. Della sua personalità
lasceranno un affettuosa testimonianza alcuni fra i protagonisti della vita artistica
romana (de Chirico, Guttuso, Levi, de Libero) in occasione
della retrospettiva allestita all'Ente Premi Roma nel 1974.
Bibliografia: J. Recupero (a cura di), N.B., cat.mostra, Ente Premi,
Roma 1974;V. Rivosecchi, Bertoletti 1919-1939, Roma 1990, con saggi di M. Fagiolo, J.
Recupero. |