Questa cronologia registra le grandi
esposizioni e la vita degli artisti, dati riguardanti la cultura letteraria, le polemiche
e i dibattiti. Frequenti le notazioni di cronaca legate alla vita romana. Le redazioni
precedenti si trovano nel catalogo scuola Romana, Milano 1988 e Roma anni Venti (fino al
1931), Roma 1990. 1918
GENNAIO Al Museo dei Conservatori mostra delle scene di guerra dipinte
dal vero da Aristide Sartorio.
14 APRILE Rappresentazione al Teatro dei Piccoli dei "Balletti
Plastici" di Fortunato Depero e Gilbert Clavel (tra i musicisti Alfredo Casella e Gianfrancesco Malipiero). Lo spettacolo sarà
recensito nella rivista "Ars Nova" da Mario
Broglio.
MAGGIO Nella Galleria L'Epoca, in via del Tritone, Mostra d'arte
indipendente pro Croce Rossa. Espongono Carrà, de
Chirico, Ferrazzi, Maria Mancuso, Prampolini, Riccardi, Soffici. Tra le opere esposte Il
trovatore, Ettore e Andromaca e Natura morta evangelica di de Chirico, L'ovale delle apparizioni, Il cavaliere
occidentale e La musa metafisica di Carrà.
GIUGNO Nel Casino Spillmann al Pincio si inaugura una collettiva di
artisti romani selezionati da Carlo Tridenti e Marcello Piacentini.
Ampio spazio viene dato ad Attilio Selva e Armando Spadini, Carlo Socrate
espone una dozzina di opere, Ferruccio Ferrazzi una
serie di acquarelli inviati dalla Sardegna. Gli altri espositori sono Cipriano Efisio Oppo, Siro Penagini e Alfredo
Biagini, oltre a due pittrici che iniziano un periodo di successo: Deiva De Angelis e Pasquarosa
Marcelli.
4 OTTOBRE Con una mostra personale di Balla, al primo piano di via
Condotti, 21, si inaugura la Casa d'Arte Bragaglia. Ricorda
Carlo Ludovico Bragaglia: "Un vigoroso
fermento agitava questo storico centro di lievitazione intellettuale, misto di violente
correnti politiche rivoluzionarie che erano in cameratesco contrasto con gli artisti
risultandone un sanguinoso scambio di idee in contatto con la profondità della vita e non
più nell'isolamento della vecchia torre d'avorio. Tutti i movimenti intellettuali
rivoluzionari facevano capo alla nostra Casa d'Arte, che ospitava tutti gli ismi,
cominciando dal vecchio futurismo, per finire al neonato dadaismo rappresentato da Giulio
Evola, allora pittore".
24 OTTOBRE Alla Casa d'Arte Bragaglia
"Conferenza Meccanica" di Giacomo Balla. L'8
dicembre inaugura una mostra di fotografie di Anton Giulio Bragaglia.
3 NOVEMBRE A Villa Giusti viene firmato l'armistizio
tra lItalia e l'Austria. La guerra è finita.
15 NOVEMBRE Nel giorno in cui il generale Armando Diaz viene
trionfalmente accolto nella capitale esce in edicola il primo numero di "Valori Plastici". La rivista si annuncia con
scritti di Carrà, Savinio, de Pisis, Melli, Broglio.
Gilbert Clavel parla di Picasso; Giorgio de Chirico
dedica a Broglio il suo Zeusi l'esploratore,
lo scritto che lancia la parola d'ordine: "Bisogna scoprire il demone in ogni
cosa". La rivista "Ars Nova", pubblicata a Roma dalla "Società
italiana di musica moderna", è al suo secondo anno di vita (andrà avanti fino al
1919). Il suo direttore è il musicista Alfredo Casella,
fautore del nuovo "ritorno all'ordine" nel campo della musica (in questi anni
collezionerà quadri di artisti interessati allo stesso tipo di ricerca: de Chirico, Donghi,
Carrà, Francalancia, Ferrazzi, Casorati). Tra i collaboratori notiamo:
Malipiero, Bussoni, Papini, Prunière; il contributo degli artisti è notevole e
variegato: Broglio, de Chirico, Carrà, Gleizes, Savinio, Depero. Dalle pagine di questa rivista Casella dichiara: "L'arte non conosce ragioni
e moralità al di fuori della propria bellezza", ribadendo il concetto di
un'esistenza propria dell'arte della musica indipendente dalla "realtà
terrestre". |