1928

GENNAIO Esce, per le edizioni di "Valori Plastici", I trecentisti senesi di Emilio Cecchi.
Nella collezione "Arte moderna italiana", curata da Giovanni Scheiwiller per le edizioni Hoepli, appare la monografia su Spadini scritta da Tinti.
L'anno seguente viene pubblicata quella su Ferrazzi con un'autopresentazione. Cardarelli continua le sue memorie autobiografiche sulle pagine de Il sole a picco, pubblicate a Bologna dalla casa editrice L'Italiano (con disegni di Giorgio Morandi).

Gino Severini si stabilisce a Roma per studiare della città neo-imperiale i monumenti antichi, tornando con passione al vero. Partecipa anche all'attività intellettuale del "Convegno di Roma", che ha sede nel Palazzo Doria a Corso Umberto.

FEBBRAIO Vengono aperte al pubblico diciotto nuove sale del Museo delle Terme, comprendenti le strutture romane donate dal principe Pallavicini e quelle dell'ipogeo di Ottavia sulla via Trionfale, nonché una raccolta di ritratti imperiali. "Il Museo Nazionale, con questi nuovi acquisti, ha costituito i primi nuclei di raccolte cristiane e barbariche [...] e ha dato agli studiosi la gioia di capolavori greci, e di sculture romane che provano aver Roma raggiunto una propria originalità scultorica, con tecniche diverse da quella greca, e con un realismo che a volte decade nel verismo ma più spesso si innalza a una espressione drammatica della figura umana" ("La Fiera Letteraria", 12 febbraio).

25 FEBBRAIO Inaugurazione del Teatro dell'Opera (già Costanzi) ristrutturato da Marcello Piacentini.

25 FEBBRAIO Nella Galleria Borghese si inaugura la "Mostra di Capolavori della Pittura Olandese".

PRIMAVERA Nell'ambito della XCIV Esposizione della Società Amatori e Cultori di Belle Arti, esordio di Mario Mafai (Giovane e arancio, Case disabitate) e Alberto Ziveri (disegni). Giacomo Balla ha una personale di 93 opere. Nella sezione di Scenografia, sono opere di Cambellotti, Marchi, Bragaglia. Nella Sezione d'arte decorativa (intitolata all'"Artigianato"), con fregi di Publio Morbiducci, mobili, calchi, lumi e ferri battuti di Alberto Gerardi, pannelli di Paolo Paschetto, ceramiche di Melkiorre Melis, cuscini di Anna Maria Pastrovich su disegno di Publio Morbiducci, sbalzi di Brozzi, sculture di Giovanni Prini, sculture decorative di Morbiducci. Nella Sala della Medaglia opere di Morbiducci, Prini, Cambellotti e Drei.

L'arte italiana riscuote un grande successo nell'ambito della Exposición de Arte Francés, italiano y del libro Alemán, allestita dall'associazione dei pittori e scultori di Madrid. La commissione è composta da Felice Casorati, Margherita Sarfatti e Angelo Zanelli. Tra gli artisti scelti, i romani rappresentano la maggioranza. Donghi, Ferrazzi, Bertoletti, Pasquarosa, Sobrero, Colao, Trifoglio, Prini, Barrera, Ceracchini, Trombadori, Drei, Ruggeri, Bartoli, Oppo, Dazzi, Cataldi .

9 APRILE Nelle Stanze del libro in piazza Rondanini mostra personale di Riccardo Francalancia, presentato dal collezionista Angelo Signorelli.

21 APRILE Inaugurazione della fontana di piazza dei Quiriti, di Attilio Selva.

MAGGIO Palazzo delle Esposizioni, Mostra d'Arte Ungherese, segue la Prima Esposizione Italiana di Architettura Razionale.

MAGGIO-GIUGNO Antonio Donghi soggiorna a Parigi per sedici giorni riportando una strana impressione della capitale. Motivo della visita: "Tutti i pittori andavano a Parigi, ci sono andato anch'io". Visita i cabarets di Montmartre, il Luna Park ed ha l'impressione che a "Parigi non hanno ricordi seri in materia d'architettura". Visita il Musée Guimet, il Salon de Tuileries ed incontra de Chirico e de Pisis. Sarà questa la seconda ed ultima volta che Donghi varca i confini italiani.

9 SETTEMBRE Francesco Boncompagni Ludovisi subentra nella carica di governatore a Ludovico Spada Potenziani.

28 SETTEMBRE Si inaugura l'autostrada Roma-mare.

4 NOVEMBRE Inaugurazione della Casa Madre dei Mutilati di Marcello Piacentini, nei pressi di Castel S. Angelo.

Si tiene l'esposizione di "Alcune opere della collezione Gualino esposte nella R. Pinacoteca di Torino", a cura di Lionello Venturi. Nella raccolta dell'illuminato mecenate torinese appaiono, oltre ad opere di Cimabue, Giotto, Tiziano, Mantegna, Modigliani e dei Macchiaioli, molti quadri di Armando Spadini.

 


 


L'Acrocoro del pappagallo