Autore: Antonio Donghi
Titolo: Nudo di donna,1923
Dimensioni: cm.102x99
Tecnica: olio su tela
Collezione: Roma, collezione privata"Penso, certe volte, che gli
amatori della pittura di Donghi debbano avere un
fisico particolare. Essi chiedono alla pittura
quello che i collezionisti non chiedono:
l'espressione di una strana amarezza, una luce
che non sia di questo mondo, e un senso di
conforto remoto, una rilassatezza, una calma,
quasi la vista di un regno che sta prossimo al
sogno, alla stasi, alla morte. Una pittura
siffatta reclama contorni precisi, perché nulla
più del vago ha bisogno delle rime, di
una regola. Vive per virtù di una certa mancanza
d'aria, come i frutti o i cadaveri che altrimenti
cadrebbero in cenere. Il regno di Donghi è fuori
dalla colpa, dalla carità, dallo sgomento, dalla
collera. È un regno che minaccia la nostra vita
per assurdo, che si pone fuori dei nostri umori,
è un'immagine che s'intriga e ci dispera, come
un panno ad una finestra, una colomba
sui tetti. È l'espressione di una calma, una pazienza, di una ambizione che
ci attrae tanto quanto ci ripugna, è un polo
della nostra speranza che non vorremmo mai
toccare, come non vorremmo toccare un oggetto
vero più, noi che vogliamo far perno tra cosa e
immagine, essere a un tempo concreti e
metafisici, natura e fumo".
Leonardo Sinisgalli, 1941
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