Autore: Scipione
Titolo: Uomini che si voltano, 1930
Dimensioni: cm.99,8x79,5
Tecnica: olio su tavola
Collezione: Roma, Galleria Nazionale d'Arte
Moderna e Contemporanea"Ora
dovrei parlarti della mia solitudine. Anche tu
conosci questa bestia: essa inaridisce il cuore
sa scavare come una talpa e come essa ha il pelo
morbidissimo impalpabile ed è del suo stesso
colore, grigia. Tutti i grigi che vanno verso
l'azzurro e tutti i grigi sordi misteriosi che
vanno verso il rosso. Annientare distruggere: non
è la mia età. Io voglio fermare i miei occhi le
mie mani e non vagare. Io voglio far uscire dalle
mie mani le cose di cui il mio cuore è stato
pieno. Voglio stringere non carezzare. Voglio
forse avrei dovuto scrivere; vorrei, perché
infine non faccio che rivoltarmi in questo spazio
e l'infinito è grande come un lenzuolo. In esso
ci si riposa; è un morire... Sai è una
felicità che accarezzo con una passione grande.
Però ti debbo confessare che un qualche strappo
l'ho fatto per assaporare quella voluttà
dell'odore di colori spremuti sulla tavolozza per
toccare con i pennelli dolci e biondi quelle
paste che poi fanno la pelle sulla tela e le
ombre ricche e i ritmi. Lo feci un giorno che mi
prese la disperazione repentina e impossibile a
non realizzarsi di vedere fatta una parte di un
quadro - che da tanto tempo - avevo ficcato in
testa - un mio autoritratto".
Scipione, 1928
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