Autore: Guglielmo Janni
Titolo: Autoritratto, 1930 ca.
Dimensioni: cm.69x56
Tecnica: olio su tavola
Collezione: Collezione privata"Il corpaccio l'incomodo
ingombrante esigente maledetto corpaccio e Dio lo
stramaledica come lo maledisse il giorno che lo
creò 'col fango' (cerchiamo di non scordarcene).
Resta l'anima, il cuore, la mente, tutti
avvelenati anch'essi dai sensi. L'innegabile
(checché vadano da secoli dicendone certi infami
ottimisti) fissione intima dello spirito con la
materia, con la carne è una immanente realtà
che nessuna filosofia può distruggere. Che ci
vuoi fare? E domina tutta la nostra miserabile
vita. Questa è la nostra vita piena di molta
ombra fosca e fredda nella quale tanto spesso il
cuore si stringe così da farci mancare sembra il
respiro e la vita da farci restare senza forza
atterrati dalla irraggiungibilità del nostro
sogno sempre tanto più grande di noi. Ma accanto
a questa ombra c'è un sole che non illumina che
noi, che non vediamo che noi, che non riscalda
che noi".
Guglielmo Janni
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