Autore: Antonietta Raphaël
Titolo: Ritratto di Mafai, 1928
Dimensioni:
cm. 65,5 x 48,5
Tecnica:
olio su tela,
Collezione:
Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea

"Abitavo insieme ad Antonietta e Miriam in un ultimo piano di una grande casa di Via Cavour. C'era una lunga terrazza e si vedeva un profilo superiore del Colosseo e i contorni degli alberi del Palatino. Misi su l'appartamento con pochi mobili qualche drappo: si stava bene. Una camera grande faceva da studio e lì dipingevo con tenacia mentre Antonietta dava lezioni d'inglese." Con queste parole Mafai ricorda il breve e intenso periodo di 'Via Cavour' di cui il Ritratto realizzato dalla Raphaël è un'immagine viva e sintetica. Mario in camiciotto da pittore guarda di sottecchi verso Antonietta di cui sta tratteggiando a penna un ritratto poggiato su un improvvisato piano di lavoro. La posizione delle gambe, il drappo come un sipario la statuetta della violinista in bilico sulla finestrella, la barba lunga e i capelli scomposti, accrescono l'instabilità dell'insieme e danno il senso di un attimo di vita irripetibile, bloccato nell'istante in cui accade. Perfino la storia del dipinto sembra assoggettarsi a questa dimensione effimera e zingaresca: la tela staccata dal telaio per essere arrotolata e portata via, appare ora grezza sul margine esterno, più simile a un tappeto o a una sella da cammello che a un pezzo di arredamento borghese. Su questa immagine libera e carica di valori esistenziali si condensa una pittura compatta e succosa, ricca di preziosi suggerimenti per i più giovani amici.