Autore: Antonietta Raphaël
Titolo:
Natura morta con chitarra, 1928
Dimensioni:
cm. 39 x 45
Tecnica:
olio su tavola
Collezione:
Collezione privata

La Natura morta del l 928 raccoglie in una immagine sintetica tutti gli elementi del mondo poetico della Raphaël: la musica, sua prima grande passione coltivata anche dopo l'arrivo a Roma (si veda anche il dipinto di Mafai Lezione di piano). L'Oriente nei drappi colorati e nei tappeti perfino nella mezzaluna che occhieggia dietro la finestrella. Lo specchio perché il quadretto appeso alla parete non è altro che uno dei ritratti di Mafai come quello che si è visto nel quadro con Mafai che dipinge. Un particolare curioso è la firma ''Raffaël" una trascrizione che Antonietta usa in Italia per rendere un po' meno esotico il suo nome. Da notare ancora la carta del re di cuori dipinta sulla sinistra proprio sotto gli occhi compiaciuti del suo ritrattino. Un gioco simbolico istintivo e delizioso ma anche un insegnamento per Scipione che farà qualcosa di simile nella sua Fattura con l'Asso di spade. Anche dal punto di vista pittorico la caratteristica dominante del quadro è Il suo "nomadismo" di riferimenti: Chagall, Matisse l'arte popolare russa gli arabeschi e i segni geometrici trascritti con una pasta ricchissima. Si noti in basso come le orecchie del cervo azzurro e il braccio della contadina siano dipinti sopra lo spartito e anche, nella parte superiore, la frangia più alta del drappo, un vero fuoco di artificio.