GIUSEPPE BOTTAI
Roma 1895-l959;
Politico ed intellettualeDopo la Prima Guerra Mondiale
collabora con la rivista "Roma Futurista" e nel 1920 é tra gli estensori con
Giacomo Balla, Gino Galli ed Enrico Rocca del
"Programma a sorpresa del 1920", una sorta di manifesto programmatico del nuovo
futurismo romano. Intanto nel 1919 ha aderito al Fascio di Roma. Dopo la laurea in
Giurisprudenza (1921), dirige la redazione romana de "Il Popolo d'Italia" e
viene eletto alla Camera. Nel 1922 marcia su Roma. Nel 1923 fonda la rivista "Critica
fascista", tra gli organi di dibattito e di informazione più importanti del regime
durante tutto il Ventennio. Nel 1929 diviene ministro delle Corporazioni, dopo avere
emanato la Carta del Lavoro; entra a far parte del Gran Consiglio. Nel 1935 diviene
Governatore di Roma. Dal l936 capo del Ministero dell'Educazione Nazionale, da cui dipende
l'amministrazione delle Belle Arti; nel 1939 si occupa dell'emanazione delle leggi 1089 e
1497, basilari per la tutela dei beni di interesse artistico, storico, archeologico,
etnografico e delle bellezze naturali. Nel 1939 promuove la fondazione dell'Istituto
Centrale per il Restauro, di cui il settore tecniche pittoriche è affidato ad Antonio Donghi. Nel campo artistico vara la legge del "due
per cento" tuttora in vigore. In questo momento, nell'intento di mantenere un dialogo
tra il regime e le forze emergenti della cultura rappresenta anche una valida alternativa
a un Mussolini ormai logoro. Nel 1940 dà vita a "Primato";
collaboratori per il settore delle arti figurative sono Mino Maccari, Renato Guttuso,
Corrado Pavolini e Virgilio Guzzi che propongono spesso
articoli, tra gli altri su Mafai, Scipione, Ziveri, Fazzini, Tamburi e Pirandello. Nel 1943 é rimosso dalla carica di
ministro e nel luglio dello stesso anno impone con Grandi l'ordine del giorno che mette in
minoranza Mussolini; nellagosto viene arrestato per ordine di Badoglio. Nel 1944
entra nella Legione Straniera dove rimarrà fino al 1948.
Bibliografia : G. Bottai. La politica delle Arti, scritti
1918-1943, a cura di A.Masi, Roma 1992; AAVV, Gli anni del Premio Bergamo, catalogo della
mostra, Milano 1993; D'Amico, Guttuso Pirandello Ziveri. Realismo a Roma, 1938-1943,
catalogo della mostra, cronologia e documenti a cura di F.R.Morelli, Roma 1995. Artisti,
collezionisti, mostre negli anni di "Primato", catalogo della mostra, a cura di
A. Masi, P. Vivarelli, Roma 1996. |