ANTON GIULIO
BRAGAGLIA
Frosinone 1890 - Roma 1960;
regista, saggista, giornalista.Inizia la sua attivitā
nel 1906 a Roma, come aiuto regista alla "Cines", casa di produzione
cinematografica paterna. Interessato alla sperimentazione nel campo della fotografia,
mette a punto la tecnica "futurista" della fotodinamica . Parallelamente lavora
in campo archeologico accanto agli studiosi Giacomo Boni e Rodolfo Lanciani. Nel 1916
fonda il periodico "Cronache di Attualitā",
che si occupa arti figurative, musica, teatro, letteratura e politica con un tagli di
avanguardia internazionale. Sempre nello stesso anno fonda la casa di produzione
cinematografica "Novissima- Film", realizzando tre film futuristi, fortemente
sperimentali, tra i quali il pių noto č Perfido incanto, con scenografie di
Prampolini.
Nel 1918, con una mostra di Giacomo Balla, inaugura la Casa d'Arte Bragaglia, situata in via Condotti 21 fino
al trasferimento in via degli Avignonesi, nel 1922. Dal 1921 al 1924 pubblica
l'"Index Rerum Virorumque Prohibitorum". Stretta č la collaborazione con il
fratello Carlo Ludovico presso lo studio fotografico di via Condotti e nellattivitā
della galleria. Accanto alla galleria di via degli Avignonesi si apre il Teatro
Sperimentale degli Indipendenti, attivo fino al 1936. Qui ha modo di presentare il meglio
della produzione d'avanguardia in allestimenti innovatori anche dal punto di vista
scenico. Vengono in messe in scena opere di Jarry, Apollinaire, Laforgue, Strindberg,
ONeill. Nella stagione 1929-30 con la Compagnia Spettacoli Bragaglia porta in
tournče per la prima volta in Italia lOpera da tre soldi di Brecht. Il
Teatro degli Indipendenti č soprattutto un punto di elaborazione e di riferimento per le
nuove ricerche italiane: Pirandello, Marinetti, Svevo, Rosso di
San Secondo. Nel 1932 č nominato consigliere della Corporazione dello Spettacolo, nel
1937 Corrado Pavolini, presidente della Confederazione
professionisti e artisti, lo chiama a dirigere il Teatro delle Arti, la cui attivitā č
in relazione alla rinnovata Galleria di Roma;
Bragaglia ricopre questo incarico fino al 1943. Le sue teorie sul teatro sono espresse in
numerosi volumi, tra cui Maschera mobile (1926), Del teatro teatrale ossia
del teatro ( 1927), e soprattutto Il segreto di Tabarrino (1933), che
raccoglie saggi sui personaggi dellavanguardia europea come Apollinaire, Jarry,
Piscator, Reinhardt.
Bibliografia: R. Gavarro, in La pittura in Italia. Il Novecento/1, tomo
II, a cura di C. Pirovano, Electa, Milano,1992, pp.771-72 (con bibliografia precedente) |