ENRICO
FALQUI Frattamaggiore
(Napoli) 1901 - Roma 1974;
letterato e critico
Dal 1924 collabora alla
"Fiera Letteraria" e a numerosi altri
giornali e riviste con la misura, per lui tipica,
dell'elzeviro e della nota critica, più duttile
a seguire passo passo le vicende della
letteratura e dell'arte. Il suo gusto si forma
nell'ambito de "La
Ronda", inteso
alla restaurazione formalistica e in seguito
dell'ermetismo. Il momento di maggiore adesione
alle vicende artistiche e letterarie si colloca
nel decennio 1930 - 40, nel corso del quale
sviluppa una folta serie saggistica.
Per "L'Italia
Letteraria" cura
una rassegna della stampa, e a lui si deve la
"scoperta" di Scipione illustratore, la cui collaborazione
diviene regolare dal 1930, tanto da essere parte
integrante della grafica del giornale. Falqui
sosterrà Scipione anche nei momenti più difficili della
malattia dellartista e manterrà viva la
sua memoria dopo la morte . Nel 1943 pubblicherà
i carteggi di Scipione e alcune poesie nella raccolta Carte
segrete.
Il 28 giugno 1931, sulle pagine dell"'Italia
Letteraria",
Falqui annuncia la nascita di "Fronte", la rivista fondata da Mazzacurati e Scipione, sottolineando l'intransigenza nella
scelta dei collaboratori.
Tra il 1929 e il '31, consulente della casa
editrice Carabba di Lanciano, incarica Scipione di disegnare le copertine di alcuni
libri: Il paese del melodramma di Barilli, Ossi di seppia di Montale, Prologhi
- Viaggi - Favole
di Cardarelli, Vita
di Pizzo di ferro detto Italo Balbo, scritto
da lui con Malaparte e Vittorini. A lui si deve
inoltre il progetto (non realizzato) della
collana "Disegni italiani
contemporanei", sempre per Carabba, che
prevede testi di Ungaretti su Scipione, di Longhi su
Ceracchini, di Angioletti su de
Chirico, di Comisso su
de Pisis, di Montale su Mafai, di Venturi su Martini, di Barilli su Savinio, di de Pisis su Severini, di Vitali su Sironi. Fra il 1940 e il
'42 cura con de Libero
l'edizione di Beltempo, almanacco di
arti e lettere , per le Edizioni della Cometa
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