LUISA
E GIUSEPPE NATALE.
Saviano (Napoli)
1891-Roma 1976; Adelfia (Bari) 1894- Roma 1952;
collezionisti
Lingegner Natale e la
moglie, iniziano a formare la loro collezione
intorno al 1918, ma č soprattutto alla fine
degli anni Trenta e nel decennio successivo che
entrano le opere pių interessanti, tutte
acquistate direttamente presso lo studio degli
artisti. Tra i pittori pių rappresentati
troviamo Alberto Ziveri, Mario Mafai, Renato Guttuso, Roberto Melli
inoltre la collezione comprende opere di Giuseppe
Capogrossi, Giulio
Turcato, Riccardo Francalancia, Pericle Fazzini, Carlo Socrate.
Essendo tra i pochi autentici collezionisti
attivi a Roma, anche negli anni difficili della
guerra, non č raro incontrarli nelle cronache
artistiche del tempo: nel 1941 Luigi Bartolini descrive una serata dai Natale, segnata
da una colossale gaffe davanti al ritratto della
Signora Natale realizzato da uno Ziveri in vena goyesca: "...era di
sesquipedali dimensioni e rappresentava una donna
brutta, grossa, grassa, nerastra, olivastra, nel
fondo di infuocato stracotto di mattone".
Il 4 marzo 1944, Marcello Venturoli appunta nelle
sue "Interviste di frodo" un incontro
nello studio di Mafai con Giuseppe Natale " Grande,
scuro, satiresco, tace molto e approva
sempre". Pių avanti ancora aggiunge:
"Quando egli mostra i suoi
quadri, appare timido e speranzoso, quasi fosse
il pittore medesimo....Stacca i quadri, li
dispone ad uno ad uno secondo richiesta su un
apposito cavalletto, si pone alla distanza
voluta, alla luce dovuta - quella distanza e
quella luce che egli ha trovato dopo molte
solitarie delibazioni". In quel periodo,
sempre secondo Venturoli, la collezione Natale
comprende circa duecento pezzi.
Bibliografia: M. Venturoli,
Interviste di frodo, Roma 1945; M. Fagiolo, Ziveri, Milano 1988; Roma sotto le stelle del
44, catalogo della mostra a cura di M.
Fagiolo, V. Rivosecchi, N. Vespignani, Roma 1994.
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