ANTONELLO TROMBADORI
Roma 1917- 1993;
uomo politico, giornalista , critico d'arte

Figlio del pittore Francesco, trascorre la giovinezza nella casa - studio di Villa Strohl-fern, entrando in contatto con molti artisti e letterati. Inizia molto presto a occuparsi di critica d'arte, con articoli che sostengono le esperienze artistiche che implicano una rottura con gli schemi del "Novecento italiano": tra i suoi referenti privilegiati Cagli e Guttuso (dei quali č fraterno amico), Fazzini, Mafai, Levi, Pirandello, Manzł, Mirko, Ziveri, Afro e molti altri. Tra le riviste alle quali collabora ricordiamo "La Ruota", "Primato", "Cittą", "Corrente".
Impegnato politicamente, nel 1941 viene arrestato per cospirazione antifascista; partecipa alla Resistenza e diviene capo dei Gruppi Armati Partigiani di Roma.
Nel 1944 organizza a Roma la mostra "L’Arte contro la barbarie". Nel 1945 presenta l’album di disegni di
Guttuso Gott mit uns.
Esponente del PCI, si impegna per un battaglia a favore del "realismo" con forti implicazioni politiche, trovando nell’amico
Guttuso un punto di riferimento essenziale. Collabora a "L'Unitą" e a "Rinascita". Dal 1945 al 1964 dirige il settimanale "Il Contemporaneo", curando la rubrica di critica d'arte.
Dal 1961 č per alcuni anni direttore artistico della Galleria La Nuova Pesa (per conto dell’imprenditore comunista Alvaro Marchini); le mostre di
Ziveri, Pirandello, Mafai, Francalancia, Donghi, Edita Broglio costituiscono un’importante premessa per il recupero di tutta la cultura figurativa del periodo compreso tra le due guerre.
La sua indipendenza di pensiero lo porta negli ultimi anni a "esplorare" territori poco noti della storia dell’arte: le opere figurative di Giacomo
Balla, l’Ottocento romano, la pittura russa.
Tra i contributi critici recenti spiccano i saggi introduttivi nei cataloghi delle retrospettive di
Donghi(Roma 1985) e Scipione (Macerata 1985), del volume Roma appena ieri (Roma 1987) , della monografia di M. Fagiolo sulla scuola romana (Roma 1986). Ha curato il catalogo delle opere d’arte della Camera dei Deputati.

 


 
 

Ritratto di Antonello Trombadori

 

 
 
Miliziano a riposo