"L'ITALIA LETTERARIA"

La rivista inizia le sue pubblicazioni a Milano il 13 dicembre 1925 con il nome di "Fiera letteraria", sotto la direzione di Umberto Fracchia. Nel 1928 viene trasferita a Roma sotto la direzione di Giovan Battista Angioletti e Curzio Malaparte: l'anno successivo muterà il nome in "L' Italia Letteraria" ed uscirà fino al 1936 , diretta tra gli altri da Corrado Pavolini e infine da Massimo Bontempelli. Tra i redattori ricordiamo in particolare Enrico Falqui.
Il settimanale nasce come chiara contrapposizione tra il "tempio" in cui il letterato ama rinchiudersi e la "fiera", luogo d'incontro dove è ammesso ogni linguaggio stilistico. Lo scopo di Fracchia, come dichiara nell'editoriale significativamente intitolato Esistere nel tempo, è quello di "fare un giornale che fosse letto dal maggior numero di persone e sia pure senza rinunciare al culto delle cose belle e buone", in "una incondizionata adesione e solidarietà con il tempo". Dalle pagine della rivista, sempre molto informata sulla situazione culturale internazionale, Alberto
Longhi, Alberto Francini, Libero de Libero, Elio Vittorini e altri recensori illustri, seguiranno l'attività artistica romana. Dal 1930 Scipione collabora alla rivista con disegni satirici e illustrazioni. Nel 1930 e 1931 Mafai, da Parigi, vi pubblicherà due lunghi articoli sulla pittura parigina.

 


 
 

L'Italia Letteraria e Scipione