"PRIMATO" Il quindicinale viene pubblicato a Roma tra il 1 marzo 1939 e il giugno 1943.
Fondatore è il ministro dell'Educazione Nazionale Giuseppe Bottai, che nell'intento di mantenere un dialogo tra
il regime e le forze emergenti della cultura italiana - presentadosi anche come
alternativa a un Mussolini ormai logoro - espone in questi termini il suo programma,
nellarticolo Interventismo della cultura ( 1 giugno 1940): "Non ci
importa dottenere dalla cultura un sottomettersi disciplinato agli eventi, quanto un
parteciparvi, un penetrarli, un comprenderli per dominarli. Quindi un intervento deciso
dell'intelligenza nel mezzo delle cose e nel vivo dei problemi".
Collaboratori fissi per il settore delle arti figurative sono Mino Maccari, da poco in conflitto con il regime, Virgilio
Guzzi (che si firma con lo pseudonimo Mazzafionda), Renato Guttuso , Corrado Pavolini,
Antonello Trombadori. Sulla rivista si dibatte
intorno ad un ancora incerto e nascente "realismo" e gli artisti maggiormente
presenti, oltre a Guttuso, sono Alberto Ziveri, Fausto
Pirandello, Pericle Fazzini, Mario Mafai, Scipione.
La rivista, con la sua idea di impegno nella realtà e il progressivo distacco dal
fascismo, ha molti punti di contatto con lesperienza milanese di
"Corrente".
Bibliografia: Arte negli anni di "Primato", catalogo della
mostra a cura di P. Vivarelli, A Masi, Roma 1996-97 |