FELICE CARENA
Cumiana (Torino) 1879 - Venezia 1966;
pittore

Studia con Giacomo Grosso all'Accademia Albertina di Torino e si lega d'amicizia con esponenti dell'area simbolista, come i poeti Arturo Graf e Giovanni Cena , che ritroverà più tardi a Roma, il critico Enrico Thovez, ma soprattutto con Leonardo Bistolfi. Vincitore del Pensionato artistico nazionale, nel 1906 si trasferisce a Roma, inserendosi subito nella vita artistica e intellettuale della capitale. Nel 1910 ha una sala alla mostra degli Amatori e Cultori, cui segue, due anni più tardi, la personale nell'ambito della Biennale di Venezia ; qui l'artista raduna tutte le opere del primo periodo romano, che concludono sua fase simbolista. Nel 1913 è tra i membri della commissione ordinatrice della I Secessione romana. La guerra del 1915-’18 segna un periodo di stasi nella sua attività. Si trasferisce ad Anticoli Corrado, che sarà anche in seguito il luogo prediletto per i soggiorni estivi. Tra il 1922 e il 1924 organizza insieme allo scultore Attilio Selva una scuola d’arte presso gli Orti Sallustiani. Le lezioni sono frequentate, tra gli altri, da Emanuele Cavalli, Giuseppe Capogrossi, Fausto Pirandello, Onofrio Martinelli, che lo seguono anche nei soggiorni estivi ad Anticoli. Non è difficile ritrovare tracce del magistero di Carena nelle opere giovanili di questi artisti. Nel 1924 si trasferisce a Firenze, dove gli è assegnata per chiara fama la cattedra di pittura all'Accademia di Belle Arti della quale diviene in seguito direttore.

Bibliografia: G. Perocco, Felice Carena., Roma 1974; F. Benzi, Felice Carena., Roma 1984; Felice Carena, catalogo della mostra a cura di F. Benzi, Torino 1996

 


 


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