GIORGIO DE CHIRICO Volos (Tessaglia) 1888 - Roma 1978;
pittore, teorico, scrittore, scenografo

Il primo periodo romano inizia nel dopoguerra, dopo le peregrinazioni tra Monaco, Parigi e Ferrara, che vedono affermarsi l'artista come una delle voci più originali e influenti della ricerca d'avanguardia.. Nel maggio 1918 tiene una personale nelle Sale dell'Epoca e nel 1919 alla Casa d'Arte Bragaglia ( dove presenta i suoi "manichini", subendo una pesante e divertentissima stroncatura da parte di Roberto Longhi, dal titolo "Il dio ortopedico"). Lo stesso anno in cui si lega per contratto con Mario Broglio. "Valori Plastici" pubblica la sua prima monografia. Tra il 1919 e il 1925 si sposta frequentemente tra Roma e Firenze . Gli anni Venti segnano una svolta importante nel suo lavoro: il periodo metafisico, iniziato nel 1910-11, cede a quello, giudicato spesso all'epoca in termini d'involuzione, della rivisitazione del museo: già nel 1919 frequenta assiduamente i musei, soprattutto quello di villa Borghese, eseguendo copie degli antichi maestri. La mostra a Milano alla Galleria Arte (1921) presenta i risultati di questi anni. Si accentua l'atteggiamento teorico: sono di questo periodo gli scritti più importanti su "Valori Plastici", "Il Convegno", "Il Primato", "La Ronda". Nel 1921 espone 26 opere alla mostra di "Valori Plastici" a Berlino e nel '22 è ancora con "Valori Plastici" alla Fiorentina primaverile. Nel 1923 partecipa alla Biennale romana, contribuendo in modo determinante al nuovo clima della pittura romana, tra "neoclassicismo" e "Realismo magico". Durante i soggiorni nella capitale il Caffè Aragno diventa luogo di frequentazione abituale: si incontra con Massimo Bontempelli, Mario ed Edita Broglio, Amerigo Bartoli, Francesco Trombadori e Nino Bertoletti, che gli fa un ritratto con bastone e cappello a cilindro. Dopo la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1924, tra la fine del '25 e il '31 è di nuovo a Parigi. E' il momento della rottura con il gruppo dei surrealisti guidato da André Breton, ma si tratta per de Chirico di un momento tra i più felici, in cui elabora temi nuovi che ritorneranno spesso nel suo lavoro: Gladiatori, Archeologi, Mobili nella valle, Paesaggi nella stanza. Anche durante la sua assenza da Roma, i suoi quadri continuano a esercitare un grande interesse in artisti di stampo purista come Donghi e Francalancia, e nei giovani espressionisti di Via Cavour: Sinisgalli ricorda le lunghe soste di Scipione davanti al quadro I pesci sacri, allora nella collezione Broglio. Tra il '30 e il '35 viaggia tra Parigi e l'Italia; nel 1934 è a Roma, e, durante l'estate, a Castiglioncello, dove prepara scene e costumi per La figlia di Jorio di D'Annunzio, per la regia di Luigi Pirandello, che va in scena al Teatro Argentina il 10 ottobre 1934. In questi anni nella sua opera si accavallano e interferiscono temi, tecniche ed elaborazioni fantastiche in cui è possibile rintracciare motivi metafisici e suggestioni teatrali Altri momenti del rapporto con Roma sono la personale di 45 opere nell'ambito della II Quadriennale e un breve passaggio al ritorno da New York (1938).I Bagni misteriosi, esposti alla Quadriennale colpiscono l'immaginario di giovani artisti, tra i quali, ad esempio, Giuseppe Capogrossi. Alla fine della guerra si stabilisce a Roma, vivendo tra la casa di Piazza di Spagna e il Caffè Greco (Guttuso lo ritrarrà in uno dei suoi più noti dipinti, dedicato allo storico locale). In questi anni rimane intatta la sua vis polemica e l'acrobatica energia creativa.

Bibliografia: M. Fagiolo, Il tempo di "Valori Plastici", Roma 1980; M. Fagiolo, L'opera completa di de Chirico 1908-1924, Milano 1984; G. de Chirico, Il meccanismo del pensiero (a cura di M Fagiolo), Torino 1986,Venezia e la Biennale, i percorsi del gusto, a cura di F. Scotton, Venezia 1995; M. Fagiolo, Giorgio de Chirico. Altri enigmi, catalogo della mostra, con la collaborazione di E. Gigli, San Polo di Reggio Emilia 1996 (2 voll.).

 


 


Ritratto di Massimo Bontempelli

 


Galleria della Cometa

 


Galleria Sabatello

 


Valori Plastici

 


lettera a Broglio

 


Galleria Bragaglia