Autore: Emanuele Cavalli
Titolo:
Bagno nel fiume, 1937 ca.
Dimensioni:
cm. 140x118
Tecnica:
olio su tela incollata su compensato
Collezione:
Roma, collezione privata

"Importante quello che nettamente differenzia la nostra pittura dalla precedente. Mentre nella nostra il colore nella sua essenza tonale non dà luce se non per accostamenti, vuol essere vibrante ma direi opaco, nella pittura che ci ha preceduto la luce riveste e scorre sui colori. Il nostro quadro risulta meno accidentale e quasi vuoto, a volte scheletrico. Come per la composizione, così per il colore, bisognerebbe giungere ad una assolutezza di colorito. In una perfetta composizione nessuna linea, nessuno spazio potrà avere mutamenti o spostamenti, un colore rosso per esempio non potrà essere sostituito da nessun altro tono neppure di qualità, come un altro tipo di rosso. Prediligo una pittura forse ancora inesistente. Una pittura che non si veda profondamente armonica fino nella struttura intima - per dire - sempre uguale a se stessa come un cristallo che scisso in più parti conserva continuamente la sua forma. Come non c’è cosa che l'uomo non inventi che esorbiti dall'uomo e da umana percezione, così non v’è dio che non sia antropomorfo. E ciascuno si trova il suo dio. Per me disordinato, e in rivoluzione, il dio che mi necessita è quello che ha creato l’universo più geometrico, il più armonioso, ingegnoso, il più denso di passioni sublimizzate : Giovanni Sebastiano Bach".

Emanuele Cavalli